Questo è il titolo scelto dal Movimento apostolico, realtà cattolica, nata a Catanzaro nel 1979, per il suo convegno internazionale, quest’anno, alla sua decima edizione. L’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace-Ufficio Diocesano Pastorale Scolastica, per l’occasione, ha rivolto il suo invito alle scuole cittadine presso l’Istituto Tecnico E. Scalfaro di Catanzaro lunedì 26 novembre per un momento, in anteprima, di riflessione e condivisione con il Professor Antonio Cerasa, neuroscienziato del CNR di Catanzaro,
tra i relatori del suddetto Convegno, insieme all’Arcivescovo Mons. Vincenzo Bertolone e Mons. Domenico Battaglia. Tra le delegazioni degli studenti delle scuole presenti, accompagnate da un docente, anche una classe dell’Itas B. Chimirri che ha accolto con entusiasmo la proposta di partecipazione a questo momento formativo. Ad accogliere i ragazzi e i docenti tre sacerdoti diocesani che vivono la spiritualità del Movimento Apostolico, il Dirigente scolastico dell’Istituto ospitante, Dottor Vito Sanzo e la Dottoressa Annamaria Fonti Iembo. Entrambi hanno rivolto i loro saluti e ringraziamenti ai Dirigenti che hanno voluto che alcuni propri studenti vivessero, nella logica dell’ascolto delle giovani generazioni, un momento di dialogo formativo sulle questioni più sensibili che spesso sono sollecitate dai giovani stessi, quegli stessi adolescenti che spesso sembrano un
mondo a se stante, distante dagli stessi docenti con i quali si relazionano quotidianamente. Ad attirare l’attenzione degli studenti il carisma del giovane Professore, giovane tra giovani, coinvolgente, dinamico, potremmo dire anticonvenzionale, che con atteggiamento per nulla cattedratico è sceso in platea tra i ragazzi, dialogando con loro, rispondendo alle loro domande, a partire da alcune slide proiettate su un maxi schermo, che riportavano i risultati di una sua ricerca condotta su un campione di circa duecento persone, giovani ed adulti, per verificare se esista o meno un problema di ascolto. Dai grafici con gli esiti ottenuti si evince che il mondo degli adulti e il mondo dei giovani, all’apparenza così tanto lontani, hanno molto in comune quanto ad aspettative, timori e priorità. Le cose importanti della vita sono la famiglia, l’amore e l’amicizia.
Tante le domande, tante le risposte date. Dovendo tirare le somme su quanto ascoltato e su quanto quotidianamente ognuno di noi vive se ne deduce che se c’è un problema legato all’ascolto, c’è anche la speranza che questo possa essere affrontato: la strategia del passaggio dall’Io al Tu, come l’ha definita il Professor Cerasa.Noi tutti esistiamo solo se qualcuno ci ascolta e soprattutto se ci ascolta col cuore. E’ necessario sacrificare un po' del nostro Io perché ci sia un Tu…L’Ascolto.