Lettura come libertà, è questo il filone scelto dall'Istituto Itas B. Chimirri di Catanzaro tra i tre proposti da Libriamoci. L'iniziativa, giunta quest'anno alla sua quinta edizione, è promossa dal centro per il libro e la lettura e dalla Direzione generale per lo studente, nell'ambito del protocollo d'intesa MiBACT-MIUR, ed è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado per diffondere e promuovere la lettura nelle scuole. Anche quest'anno l'Itas Chimirri ha aderito con entusiasmo all'iniziativa con l'obiettivo di avvicinare i propri studenti ai libri, educare all'ascolto e favorire situazioni motivanti per accrescere la curiosità e il piacere di leggere, nell'ottica di un arricchimento del pensiero e dello sviluppo delle potenzialità espressive.
Difficile la scelta del libro da proporre agli studenti per la varietà e la ricchezza, anche in questa edizione, della bibliografia suggerita ma, alla fine, il testo scelto è stato Nel mare ci sono i coccodrilli, del giovane scrittore torinese Fabio Geda, un libro che parla dritto al cuore perché racconta una storia vera di immigrazione clandestina senza retorica, senza pietismo e senza ipocrisia, quella del piccolo Enaiatollah Akbari, fuggito dall'Afghanistan e approdato, dopo un lungo e travagliato viaggio, a Torino: una storia che ha, fin da subito, catturato l'interesse di docenti e studenti, per la scrittura semplice e scorrevole e i temi trattati come immigrazione, accoglienza e integrazione, a cui l'Istituto è, da sempre, particolarmente sensibile.
A concludere le giornate di lettura, un momento di confronto personale, in videoconferenza, con l'autore, un giovane che, con i giovani, affascinati dalla semplicità delle sue parole coinvolgenti e dal suo carisma, ha saputo dialogare, grazie anche al suo impegno per diversi anni come educatore presso i servizi sociali. Particolarmente avvincente il momento dell'interazione tra gli studenti e l'autore, che, sollecitato dalle domande dei ragazzi presenti, ha raccontato del suo "incontro" con la scrittura, dell'amicizia che lo lega al protagonista del suo romanzo e delle emozioni provate nello scrivere la storia di Enaiatollah.
L'incontro col giovane autore, breve ma intenso, di alto valore formativo, non si è concluso con un addio ma solo con un arrivederci...