ITT CHIMIRRI - CATANZARO -

Targa ricordo del  progetto "La Giustizia adotta la scuola", patrocinato dalla Fondazione Occorsio e dal MIM, con l’obiettivo di dare a tutti la possibilità di vivere in un paese libero e pacifico. Aderendo all’iniziativa si è inteso diffondere nelle nuove generazioni, e non solo, la cultura della legalità nonché l’importanza dei valori di onestà, coraggio e giustizia.

Si è concluso con la consegna degli attestati agli studenti il progetto internazionale “Everywhere with our values “che ha avuto lo scopo di mantenere vivi i valori in un linguaggio universale, costruendo ponti tra le varie culture. Al progetto hanno collaborato ben 10 paesi : Turchia, Giordania, Italia, Azerbaigian, Romania, Tunisia, Georgia , Albania, Grecia e Polonia ,con la partecipazione di 44 docenti e 450 studenti. Agli studenti è stata data l'opportunità di comprendere le differenze culturali e l'universalità dei valori, contribuendo alla consapevolezza della cittadinanza globale e all'apprezzamento della diversità culturale. I ragazzi con i loro coetanei di diversi paesi, attraverso piattaforme online, hanno avuto modo di sviluppare tematiche in ambiente digitale potenziando la competenza comunicativa in lingua inglese.

Una grande famiglia non poteva che mettere in scena uno spettacolo di successo in uno scenario ricco di storia. È quanto avvenuto con l’evento finale del progetto teatrale in lingua inglese “Little Women” realizzato dagli studenti dell’ITT “B. Chimirri” e rappresentato presso il “Teatro Comunale” di Catanzaro. La rilettura dell'opera della scrittrice Louisa May Alcott è stata arricchita da varie coreografie e da brani suonati dalla band della scuola. Quaranta i ragazzi coinvolti che oltre ad aver potenziato le competenze linguistiche e artistiche si sono divertiti e sentiti parte di una grande famiglia come sottolineato nella canzone “We are a family” che ha concluso lo spettacolo.

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Questo fumetto racconta la storia degli insuperabili, del loro percorso fatto di costanza, impegno ed entusiasmo. La sintesi dello spirito che ha portato alla loro nascita. Una storia fatta di inclusione, di possibilità e di come il calcio riesca a rendere tutto più bello.

Presso il nostro istituto, un gruppo di studenti, dell’ITT Chimirri e del Liceo Classico Galluppi, ha avuto l’opportunità di incontrare i referenti della sede di Catanzaro e di conoscere più da vicino questa straordinaria realtà. Ma perché sono insuperabili? Come si legge sul sito “La bellezza dei nostri giocatori ci ricorda ogni giorno di quanto la diversità sia una ricchezza e non una nemica. Il regalo più bello che possiamo ricevere da tutti i nostri colleghi Insuperabili è proprio questo: sapere di poter sempre contare su chi insieme a noi condivide un sogno…anche a chilometri di distanza! Ognuna delle nostre sedi, attraverso il viaggio da Nord a Sud, passando per il Centro e girovagando tra dialetti, odori, suoni e sapori differenti, dona parte di sé e tutte insieme entrano a far parte di un’unica, meravigliosa realtà. Individuiamo i loro ingredienti più preziosi, indispensabile ciascuno a modo suo per creare il mondo INSUPERABILI”. 

Grazie ai nostri campioni, insuperabili, per questa bella pagina di storia che state scrivendo. Grazie alla Dirigente Falbo per aver presenziato questo incontro insieme al presidente dell’Associazione Gutenberg Calabria Professore Armando Vitale. 

Il fumetto Insuperabili è stato realizzato da: Fabrizio Accatino e illustrato da Mattia Simeoni.      

Desiata. Una storia vera incisa nel vento di Antonella Marascia. “Desiata, una storia vera incisa nel vento”, edito da Multiverso Edizioni, un romanzo basato su un femminicidio realmente accaduto nei primi del ‘900 a Mazara del Vallo, reati che oggi più che mai sono purtroppo agli onori della cronaca nera. L’autrice ci ha presentato il suo romanzo viaggiando con delicatezza e profondità nelle vite e nei pensieri dei testimoni della tragica fine di Desìata. Sono i venti i che lacerano la costa siciliana, così come la vita di Desiata, che ci hanno accompagnato nella lettura, regalandoci un vortice di emozioni. Una introspezione puntuale che ci fa vedere la stessa storia da diverse angolature; un esercizio di stile impetuoso. Una storia forte, raccontata come una fiaba, una storia fatta di contraddizioni, di violenza e di repressione.Una donna tanto Desiata, desiderata, e condannata all’infelicità. Mi chiamo Desiderata, intesa Desìata. Sono la figlia di don Turi Tramontana e donna Nina, sono la moglie di Vanni, la madre di Turiddu, la nuora di Giovanna, la cognata di Filippo, la figlioccia di Antonio. In tanti hanno provato a raccontare la mia storia, l'ha fatto pure Maria che non mi conosceva ma che è uscita di senno quando mi hanno ammazzata. Adesso tocca a me...